Cyberwar: a rischio anche le PMI italiane

Cyberwar: a rischio anche le PMI italiane

Non siamo solo noi a dirtelo.

L'allarme giunge dal CSIRT Computer Security Incident Response Team per la Cybersicurezza nazionale

 

L'allarme giunge dal CSIRT circa nuovi rischi per la sicurezza provenienti dall'Ucraina e sono inerenti a nuovi malware immessi in rete proprio per colpire il paese sotto assedio. 

 

Il consiglio all'Italia, ancora una volta, è quello di alzare notevolmente il tasso di attenzione su questo fronte, soprattutto per le aziende maggiormente esposte ai mercati esteri, affinché si eviti di prestare il fianco ad una moltitudine di cyberattacchi.

 

Dal nostro punto di vista è necessario che tutte le imprese sul nostro territorio facciano attenzione, specialmente se hanno sedi o relazioni con aziende nei paesi coinvolti.

 

Gli esperti dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale avvertono anche il mondo delle PMI perchè, in virtù di minori esperienze interne e minori fondi da poter investire su questo fronte, rischiano di essere esposte al pericolo.

 

Consigliamo di mettere in campo queste pratiche:

 

  • Innalzare il livello di priorità nel monitoraggio di eventi che coinvolgano sistemi presenti in Ucraina e/o Russia;

  • Implementare l'autenticazione multifattoriale per servizi interni ed esterni;

  • Verificare/implementare la password policy (min. 12 caratteri alfanumerici, maiuscole minuscole, caratteri speciali),e la lockdown policy, verificando che le password inserite non siano contenute in databreach pubblici (es. utilizzando il servizio Have I Been Pwned) e valutando l'opportunità di forzare un reset password complessivo per tutta l'utenza;

  • Rimuovere le autorizzazioni legate a gruppi generici (es. Everyone, Domain Users, Autenticated Users) assicurandosi che ogni utente appartenga al corretto gruppo autorizzativo;

  • Monitorare tutti gli accessi a piattaforme sensibili, come Office 365 e Azure, che provengono dai paesi a rischio;

  • Ridurre i permessi concessi agli account di servizio al livello minimo necessario al corretto funzionamento delle applicazioni; 

  • Avere un buon sistema di backup esterno alla rete, come il servizio di backup in cloud sicuro Jbackup. (È disponibile una prova gratuita di 30 giorni per i nuovi clienti)

 

Per non farci mancare nulla, si stanno intensificando anche le campagne di spam e truffe che mettono nel mirino la beneficenza e la guerra in Ucraina. I criminali informatici si spacciano per:

 

  • Il governo ucraino;

  • L'agenzia umanitaria internazionale Act for Peace;

  • L'UNICEF;

  • Altri progetti di raccolta fondi come l'Ukraine Crisis Relief Fund.

 

Raccomandiamo come sempre di innalzare il livello di consapevolezza interno, soprattutto in questo periodo.

 

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